Pagine

venerdì 27 aprile 2012

Non chiamiamoli delitti passionali: la passione non c'entra nulla!


Delitto passionale, questo il modo più comune attraverso cui vengono nominate le morti di compagne, mogli, figlie e fidanzate, andando a patinare di eccezionalità e romanticismo atti così frequenti da divenire sistematici. Ogni due giorni una donna viene uccisa e spesso per mano di un uomo, afferma Lorella Zanardo; secondo il Cedaw i casi di femminicidio aumentano ogni anno del 6,7 % e quasi tutti avvengono in seno alla famiglia.

L’omicidio di Vanessa Scialfa, ventenne assassinata dal fidanzato ad Enna (Palermo), non fa eccezione: la gelosia, la furia emotiva, il raptus di collera con l’aggiunta di un po’ di cocaina, vanno a descrivere quello che diviene un fatto di pura cronaca, cancellandone ogni traccia di responsabilità sociale collettiva e culturale. Oltre a creare un muro di silenzio sulla gravità e l’ampiezza del fenomeno della violenza sulle donne, la pura cronaca è una modalità comunicativa che, sistematicamente, distoglie l’attenzione dagli aspetti strutturali del problema e dal ragionare criticamente su un sistema che produce la propria sofferenza trasformandola vouyeristicamente in episodi.

Di seguito alcuni degli articoli usciti oggi:

Repubblica.it Palermo
D - La Repubblica
Il Fatto Quotidiano
Adnkronos

Nessun commento:

Posta un commento