Il laboratorio Sguardi sui Generis nasce all'Università di Torino nel 2010 con l'intento di costituire uno spazio di discussione e crescita sulle questioni di genere. Un contenitore aperto, dunque, che si pone il duplice obiettivo di approfondire la formazione teorica e di favorire, al contempo, l'affermazione di una soggettività collettiva capace di confrontarsi e intervenire sulle problematiche di genere più attuali.

martedì 4 gennaio 2011

Costruzione del/la martire e strategie del consenso: a proposito della Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi

La decisione del Governo di istituire la Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi il 9 Febbraio, anniversario della morte di Eluana Englaro, rappresenta un tentativo di mistificarne la memoria che lascia allibiti. Nel comunicato di partecipazione redatto dalla sottosegretaria alla Salute Eugenia Roccella, Eluana, da simbolo della lotta per la propria autodeterminazione, diventa martire di una magistratura assassina, incarnazione di un diritto allo Stato Vegetativo negato. Alla sua vicenda viene conferita una esemplarità che, in assoluta malafede, la piega a prova del 9 di un teorema politico.

Ma come spiegare la sfacciataggine di chi per costruire consensi attorno alla propria ideologia si rivolge proprio alle vicende umane che ne hanno rappresentato lo scacco?
Siamo di fronte ad una retorica capace di riassorbire ogni devianza, ogni percorso altro, sterilizzandolo e rifunzionalizzandolo nel quadro di una narrazione pro-vita che tutto ingloba; una narrazione tanto totale quanto totalitaria. Totalitaria, infatti, continua ad apparirci la volontà di erigere un determinato concetto di vita, sorto nel quadro della militanza fondamentalista cattolica, al rango di universale che tutti include e che, dunque, tutti può normare.

WE CAN DO IT!

Il 31 dicembre scorso è morta Geraldine Hoff Doyle, l'operaia divenuta icona del movimento femminista, qui ritratta nella foto che ispirò il celebre manifesto.



Lo scopo con cui fui inizialmente ideato, per volontà del Comitato di coordinamento della Produzione bellica americano, era quello di incoraggiare le donne a lavorare per sostenere lo sforzo bellico.
Solo poi negli anni ottanta, divenne emblema pop della lotta femminista e fu solo in quegli stessi anni che Geraldine, sfogliando per caso una rivista, riconobbe se stessa nel volto ritratto in quel manifesto.