Pubblichiamo alcuni appunti e riflessioni a seguito dell'incontro seminariale 'Geografie dei corpi' con Marco Pustianaz che abbiamo proposto all'interno del progetto 'What's Body?'. Al fondo abbiamo riportato anche gli audio del seminario e alcuni riferimenti bibliografici utili.
Il prossimo appuntamento di 'What's Body?' è per il 22 Aprile con il seminario 'Lavori in corpo - Produzione, riproduzione e stereotipi' assieme al Laboratorio Smaschieramenti di Bologna...a brevissimo daremo maggiori informazioni e riferimenti sull'incontro!
Cos’è il corpo? La domanda già suona impropria.
Chiedendoci “cosa è un corpo” stiamo oggettivando una parte di noi, come se questa si potesse guardare indipendentemente, o al di là, di quel “noi”. Possiamo? Possiamo scinderci dal nostro corpo ed osservarlo davvero? Con questa domanda, il corpo, lo stiamo rendendo generico? Un generico corpo x ? E perché utilizziamo la lingua inglese? Forse per prender distanza da quel “oggetto”? Da quella domanda?
... domanda così diretta da provocar spavento?

I movimenti femministi degli anni Settanta combattevano e portavano avanti le loro istanze proprio a partire dal corpo, dal proprio corpo. Corpi specifici e legati a delle soggettività concrete. Attorno a questi si sviluppavano discorsi a partire da concetti quali l’autodeterminazione, la liberazione sessuale, la riproduzione, la violenza sulle donne. Questi discorsi erano molteplici. La storia del femminismo, o meglio dei femminismi, è storia di provocazioni e, spesso, di contraddizioni, ma è sicuramente in questa storia che nasce l’esigenza di portare il corpo, con i suoi aspetti più intimi e privati, nell’arena pubblica e politica.
Perché oggi riproponiamo una domanda così esplicita sul corpo? Quali sono le nostre esigenze? Dove avvertiamo delle problematicità attorno a questa parola, tanto da spingerci ad interrogarci su di essa?
Come Laboratorio Sguardi Sui Generis siamo convinte che la provocatorietà insita nel modo e nel fatto stesso di porre una simile domanda, ci appartenga, oggi quanto ieri. Infatti in un oggi dove la sanità, il lavoro, l’istruzione, la cultura vengono smantellati ogni giorno di più, i nostri corpi, proprio i nostri, perdono diritti: diritto di ammalarsi; di riposare, di disporre di sé, di aver coscienza di sé e degli altri.