Il laboratorio Sguardi sui Generis nasce all'Università di Torino nel 2010 con l'intento di costituire uno spazio di discussione e crescita sulle questioni di genere. Un contenitore aperto, dunque, che si pone il duplice obiettivo di approfondire la formazione teorica e di favorire, al contempo, l'affermazione di una soggettività collettiva capace di confrontarsi e intervenire sulle problematiche di genere più attuali.

martedì 17 giugno 2014

Le facchine paura non ne hanno!


All’interporto di Bologna le facchine della cooperativa Mr Job stanno lottando contro le condizioni di sfruttamento in cui da anni lavorano. Condizione comune, purtroppo, a molti altri lavoratori al servizio delle cooperative ma qui si aggiunge un ulteriore elemento di ricattabilità: il genere. Queste lavoratrici –per la maggior parte donne straniere- hanno subito, oltre a soprusi e irregolarità di varia natura, anche molestie di tipo sessuale.
I responsabili si sono posti nei loro confronti come dei padroni assoluti e anche le parole utilizzate richiamano immaginari che vorremmo non esistessero: nelle interviste sentiamo usare la parola punizione, le lavoratrici riferiscono di capi che usano espressioni come:”qui Allah non esiste, sono io il tuo Dio e si fa come dico io” e raccontano di intimidazioni ricevute a proposito di possibili gravidanze e di violazioni continue della propria privacy e dei proprio spazi.
Ci sembra importante ribadire le responsabilità anche di chi come la Yoox appalta il lavoro alle cooperative per poi non curarsi minimamente delle condizioni di chi di fatto lavora a tutti gli effetti per l’impresa: dietro l’immagine smart di quest’azienda, fiore all’occhiello dell’imprenditoria italiana si celano condizioni vergognose e tutt’altro che friendly!

lunedì 16 giugno 2014

"Sessualità e disabilità, una prospettiva queer?" al topride 2014

mercoledi 18 giugno 2014
ore 20.30
Maurice glbtq
Via Stampatori, 10
sessualità e disabilità: una prospettiva queer?

VERSO IL TORINO PRIDE 2014 DEL 28 GIUGNO
(a seguito della discussione del 4 giugno promossa dal Maurice e dal Laboratorio sguardi sui generis):
incontro  di riflessione  e  organizzazione in vista della partecipazione al torino pride prossimo venturo


Cosa accomuna disabilità, intersessualità, omosessualità e transessualismo? Forse la marginalizzazione e l'invisibilità dei loro corpi e delle loro vite. Nonché la patologizzazione, o la negazione, della loro sessualità, etichettata come non “normale” e in quanto tale non aderente al discorso egemonico che delinea l'ideale corporeo nel bianco eterosessuale normodotato.
In modo simile a ciò che accade alle persone lgbtiq, nella patologizzazione del corpo disabile si lede alla possibilità di vivere una sessualità serena. Al suo corpo non viene data la possibilità di scegliere una vita sessuale appagante, lo si passivizza, medicalizzando la propria esistenza. Il corpo disabile viene reso asessuato o gli si impone una sessualità compassionevole e caritatevole annullando la sua capacità di essere potenzialmente fonte di piacere e di vivere una sessualità attiva.
 L’idea che muove queste riflessioni è di portare avanti un dialogo e una discussione condivisa tra soggetti che riconoscono la forza critica delle esperienze corporee e sessuali marginali, potendo usare gli strumenti critici che il pensiero queer ci ha dato come punto di partenza comune e nella prospettiva di liberare nuovi immaginari.

http://radioblackout.org/2014/06/verso-il-torino-pride-2014/

martedì 10 giugno 2014

Voci di donne sulla violenza di Stato: un contributo ai microfoni di Interferenze

In avvicinamento alla due giorni "Voci di donne sulla violenza di Stato" che si terrà in Valsusa il 14 e il 15 giugno, le redattrici e i redattori di radio Blackout propongono un percorso radiofonico che approfondisce vari aspetti di questo tema, purtroppo di estrema attualità. Qui potete trovare il programma completo delle trasmissioni che si occuperanno di proporre approfondimenti e interviste in vista della due giorni, e man mano anche i podcast delle puntate.

All'interno di Interferenze (in onda tutte le domeniche dalle 16 alle 17), una delle voci di donne che noi abbiamo intervistato come contributo alla riflessione è Simona, con cui abbiamo parlato del cosiddetto decreto 93 formulato e poi approvato nell'agosto 2013. Il decreto, tristemente famoso come “decreto femminicidio”, è un caso paradigmatico di pinkwashing, ovvero dell'utilizzo di tematiche di genere con finalità politiche strumentali, in questo caso specifico si utilizza la presunta retorica di difesa delle donne con finalità politiche strumentali volte alla criminalizzazione dei movimenti sociali, in particolare del movimento NO TAV.