Il laboratorio Sguardi sui Generis nasce all'Università di Torino nel 2010 con l'intento di costituire uno spazio di discussione e crescita sulle questioni di genere. Un contenitore aperto, dunque, che si pone il duplice obiettivo di approfondire la formazione teorica e di favorire, al contempo, l'affermazione di una soggettività collettiva capace di confrontarsi e intervenire sulle problematiche di genere più attuali.

venerdì 27 gennaio 2012

BOICOTTA OMSA! - gli appuntamenti

Pubblichiamo gli appuntamenti delle singole città che ci sono stati finora segnalati:

Torino: ritrovo alle 11.30 davanti al Golden Point di via Garibaldi 43 per permettere a tutt* la partecipazione al corteo No Tav delle 14.30

Bologna: appuntamento alle 16.15 davanti al Golden Point di via Indipendenza 8/c

Palermo: dalle ore 16 presidio e volantinaggio al Teatro Massimo

Aosta: ritrovo di fronte al Golden Point di via De Tillier

Urbino: Infopoint al mercato cittadino

Napoli: ritrovo alle ore 10 al Golden Point di via Roma

Salerno: ore 16 al Golden Point di Corso Vittorio Emanuele II

Torre Annunziata: ore 16 al Megaton di via Gino Alfani

Modena: ore 17 al Golden Point del centro commerciale Grandemilia

Cremona: davanti al Golden Point di corso Campi

giovedì 26 gennaio 2012

La lotta non si arresta! Ora e sempre NO TAV!


Questa mattina all'alba è scattata l'ennesima operazione repressiva contro il movimento NO TAV.
L'operazione ha coinvolto diverse città su tutto il territorio nazionale, i titoli dei giornali sono apocalittici e parlano di operazioni 'da Torino a Palermo' nuovamenente ordinate dal procuratore capo, noi diremmo sceriffo dalla mano pesante, Caselli.
Ma il movimento NO TAV, pur nella commozione e rabbia causata dall'avere molt* compagn* la cui sorte in queste ore è ancora incerta, non si fa scoraggiare e non fa un passo indietro, anzi annuncia mobilitazioni sin da questo pomeriggio, per dare una risposta forte ed immediata alla situazione in corso.
Come compagne del Laboratorio Sguardi sui Generis esprimiamo tutto il nostro sostegno e la nostra vicinanza ai compagni ed alle compagne in questo momento in stato di fermo o di arresto.
Nei prossimi giorni diffonderemo tutte le iniziative di solidarietà che verranno calendarizzate, perchè la lotta per la difesa del territorio è la lotta di tutt*..ora e sempre NO TAV!

Appuntamenti relativi alla giornata di oggi 26 gennaio:
-14:30 conferenza stampa del Movimento NOTAV al Presidio di Vaie su repressione e arresti, sarà possibile sentire e vedere la diretta dalla conferenza stampa direttamente dal sito www.notav.info
-17:00 in Piazza Castello a Torino presidio di solidarietà con gli arrestati e le arrestate
-20.30 a Bussoleno fiaccolata di solidarietà

martedì 24 gennaio 2012

Incontro di preparazione dell'iniziativa in solidarietà alle lavoratrici Omsa

Invitiamo tutt* a partecipare giovedì 26 gennaio h 18- alla residenza occupata di via Verdi 15 Torino-all'incontro di preparazione dell'iniziativa in solidarietà alle lavoratrici Omsa, che si terrà sabato 28 in varie piazze d'Italia. A breve, inoltre, pubblicheremo i luoghi in cui si terranno i presidi nelle varie città

venerdì 20 gennaio 2012

Appello per un'azione di Solidarietà Concreta

Dal 2010 ormai prosegue la vertenza delle operaie dello stabilimento della Omsa di Faenza, minacciate di perdere il lavoro per una delocalizzazione della produzione che nulla ha a che vedere con la crisi e tutto ha a che fare con il profitto; la vigilia di Capodanno il gruppo GoldenLady ha comunicato alle 239 lavoratrici ancora occupate che il 12 marzo 2012, alla fine della cassa integrazione, saranno licenziate.
La perdita di qualsiasi scrupolo da parte dell'azienda ha sollevato la giusta  indignazione di molti/e, decis* a solidarizzare con la lotta di queste lavoratrici. Da tempo è partita una campagna di boicottaggio dei prodotti del gruppo che, anche grazie ai social media, sta raggiungendo un notevole livello di diffusione.
Come donne, collettivi e realtà autorganizzate vogliamo diffondere un appello per un'iniziativa congiunta in tutte le città italiane Sabato 28 Gennaio.
Con volantinaggi, striscioni, musica, presidi, flash mob ed ogni altro strumento utile, proponiamo una giornata di informazione e boicottaggio attivo di fronte ai punti vendita del gruppo GoldenLady (Golden Point).
Nel pieno dei saldi, quando all'azienda farebbe gola vendere il più possibile, vogliamo stare nelle strade per ricordare a chi pensa solo al proprio profitto che le scelte di produzione non possono passare sopra le nostre vite.
Diffondiamo questo appello a tutte le realtà organizzate, femministe e non, e alle singole persone che desiderano impegnarsi per dimostrare solidarietà concreta a questa lotta.

Piuttosto che vestire sfruttamento, 
le calze ce le disegneremo sul corpo!


Lavoratrici OMSA
Laboratorio Sguardi Sui Generis (Torino)
Mujeres Libres (Bologna)
Collettivo Anillo De Fuego (Palermo)
AsseDonne Guernica (Modena)
Le Ribellule (Roma)
Collettivo Drude (Urbino)
Le De’Genere (http://de-genere.blogspot.com/)
Femminismo A Sud (femminismo-a-sud.noblogs.org)
Xxd - Rivista di varia donnità (xxdonne.net)
Collettivo Me-Dea (Torino)
Sconfinamenti (Napoli)
Collettivo Le Grif (Pisa)
Collettivo Malefimmine (Palermo)
Folpette femministe, antifasciste, antimilitariste - Padova
Collettivo VengoPrima!
Minerva Jones & Ginevra (minervajones.blogspot.com)
Centro Sociale Askatasuna (Torino)
Collettivo Universitario Autonomo Torino (cuatorino.org)
Collettivo di Lettere e Filosofia Torino
Collettivo Comunista Piemontese
Csa Intifada/Comunità in resistenza (Empoli)
Altraagricoltura nord-est Padova
Lavoratrici Slai Cobas
Un altro genere di comunicazione
RosaRosae (Bologna)
Rifondazione Comunista - Federazione della Sinistra della Valle D'Aosta
Coordinamenta femminista e lesbica di collettivi e singole- Roma
Associazione Orlando e Centro delle donne di Bologna (www.women.it)
Lavoratrici, disoccupate di Taranto - Slai cobas
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
Sud de-genere (http://suddegenere.wordpress.com/)
Pia Covre e Lucciole Pordenone
DonneViola
Comitato Se Non Ora Quando di Bologna
CSA Doroni (Cremona)
ArciLesbica - Bologna
Collettivo Mine Rosse  
Collettivo Colpo di Streghe (Mantova) 
Tilt (Pisa)
Francesca Sanzo (www.francescasanzo.net)
Vincenza Perilli (marginaliavincenzaperilli.blogspot.com/)
Vita da Streghe (http://vitadastreghe.blogspot.com/)
Valentina S. (http://www.consumabili.blogspot.com/)
Sabrina Ancarola (sabrinaancarola.blogspot.com/)
Barbara Romagnoli (www.barbararomagnoli.info)
Franca Treccarichi
Roberta Galeano
Laura Cima
Ferdinanda Vigliani
Melina Caudo
Nicoletta Dosio (Movimento NO TAV)
Antonio Caprari
Frida Alberti
Tiziana Musto
Micol Cavuoto
Claudia Adami
Rita Castellani
Monica De Marco
Valentina Faraone
Mario Badino
Adriana Perrotta Rabissi
Lorenza Valentini
Micaela Arcari
Monica Perugini

Liliana Ellena

Maria Teresa
Luisa Vicinelli
Claudia Stella
Paola Pes
Giulia Manca
Sara Deledda


Per adesioni: sguardisuigeneris@gmail.com

martedì 17 gennaio 2012

Verdi Quindici Occupata

Pubblichiamo l'intervista realizzata durante l'ultima puntata di Interferenze con Pamela, studentessa borsista che ci ha raccontato della recente occupazione di una residenza universitaria a Torino.

Di seguito il comunicato diffuso dagli studenti e le studentesse per spiegare le ragioni dell'occupazione:

Oggi, 12 Gennaio 2012, il Movimento Borsisti Edisu, in seguito all'ennesima assemblea tenutasi a Palazzo Nuovo, ha deciso di occupare una delle residenze universitarie dell'Edisu, sita nel cuore della città e chiusa per motivi di ristrutturazione.
Questa la nostra risposta al rifiuto da parte della Regione Piemonte di stanziare i fondi necessari a garantire la copertura del 100% delle richieste di borse di studio agli aventi diritto.
La scelta politica della giunta Cota è quella di negare a migliaia di studenti, fuori sede e non, la possibilità di proseguire gli studi, togliendo loro i contributi economici delle borse di studio e l'ospitalità nelle residenze sostituendoli con la formula indefinita dei “prestiti d'onore” concessi dalle banche agli studenti e da restituire al termine del percorso di studi. È facile intuire che con le inesistenti possibilità di trovare lavoro in questo mercato che ci vuole tutti precari, questo prestito non è altro che un'altra forma di indebitamento.
Oggi si è avuto notizia dello sfratto di due ragazzi che fino allo scorso lunedì alloggiavano come ospiti del Politecnico nella residenza Edisu sita in via Borsellino. I due ragazzi risultano avere tutti i requisiti richiesti per ottenere la borsa di studio ed il posto letto ma non risultano vincitori per mancanza di fondi: si trovano cosi nella stessa situazione degli altri 8000 studenti idonei ma non vincitori.
Questo episodio dimostra ancora una volta l'urgenza di una mobilitazione che oggi si concretizza nell'occupazione di una residenza universitaria, luogo che riteniamo nostro per diritto, non essendo più disposti a tollerare atteggiamenti di indifferenza nei nostri confronti.
Chiediamo quindi a Trabucco, presidente dell'Edisu di esprimersi pubblicamente rispetto alla situazione in cui versa l'ente e di attivarsi politicamente facendosi carico delle richieste del Movimento Borsisti Edisu.
Studenti e studentesse dalla Verdi occupata

giovedì 12 gennaio 2012

...Ma allora c'è la storia...

"Quindi, lo spirito dei nostri e quello della brigata nera...la stessa cosa?"
"La stessa cosa, intendi cosa voglio dire, ma tutto il contrario. Perché qui si è nel giusto, lì nello sbagliato. Qua si risolve qualcosa, là ci si ribadisce la catena. Quel peso di male che grava sugli uomini del Dritto, quel peso che grava su tutti noi, su me, su te, quel furore antico che è in tutti noi, e che si sfoga in spari, in nemici uccisi, è lo stesso che fa sparare i fascisti, che li porta a uccidere con la stessa speranza di purificazione, di riscatto.
 Ma allora c'è la storia. C'è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall'altra. Da noi, niente va perduto, nessun gesto, nessuno sparo, pur uguale al loro, m'intendi? Uguale al loro, va perduto, tutto servirà se non a liberare noi a liberare i nostri figli, a costruire un'umanità senza più rabbia, serena, in cui si possa non essere cattivi.
L'altra è la parte dei gesti perduti, degli inutili furori, perduti e inutili anche se vincessero, perché non fanno storia, non servono a liberare ma a ripetere e perpetuare quel furore e quell'odio, finché dopo altri venti o cento anni si tornerebbe così, noi e loro, a combattere con lo stesso odio anonimo negli occhi e pur sempre, forse senza saperlo, noi per redimercene, loro per restarne schiavi. Questo è il significato della lotta, il significato vero. [...] Io credo che il nostro lavoro politico sia anche questo, utilizzare anche la nostra miseria umana, utilizzarla contro se stessa, per la nostra redenzione, così come i fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l'uomo contro l'uomo”

[Da “Il sentiero dei nidi di ragno”, Italo Calvino]


Nei giorni successivi all’aggressione fascista di Firenze in cui Samb Modou e Diop Mor sono rimasti uccisi e diversi altri senegalesi feriti, abbiamo assistito ad un grande dibattito mediatico in cui sociologi, opinionisti e personaggi del mondo dello spettacolo hanno speso fiumi di parole sull’accaduto e sull’esistenza di gruppi come Casa Pound.
Di fronte alla gravità di episodi di questo tipo non possiamo non pensare al processo di sdoganamento di cui hanno beneficiato personaggi dichiaratamente fascisti, seppur del terzo millennio, come quelli di Casa Pound. Questo grazie a retoriche pericolosamente revisioniste che negli anni hanno tentato di veicolare una facile fascinazione verso la loro esistenza e le loro attività: in particolar modo quelle a presunto carattere “sociale”.

Questo tipo di discorsi si muove tendenzialmente su due piani: un primo, secondo cui, in nome di una ‘democrazia tout court, è giusto che tutti e tutte abbiano la possibilità di diffondere il proprio pensiero, anche quando si tratta delle idee di chi non fa mistero di definirsi ‘fascista del terzo millennio’ e va in giro ad aggredire migranti, omosessuali, prostitute...Forse anche questo rientra nella libertà di azione di ognuno?
Solo pochi giorni fa, ad esempio, in provincia di Ancona, alcune sex workers sono state aggredite con estintori e taniche di benzina al grido di ‘Viva il Duce’ e questo è purtroppo solo l'ultimo di una lunghissima serie di aggressioni.

Il secondo piano consiste invece nel tentativo di ripulire l'immagine di questi personaggi, presentandoli come impegnati socialmente e difendendo le campagne che portano avanti; una tendenza che, soprattutto negli ambienti di una certa sinistra, sembra essere addirittura chic!
Come se non bastasse questi gruppuscoli cercano di appropriarsi continuamente, in maniera strumentale, di pratiche e parole d’ordine altre, oltre che dell'immagine di personaggio famosi come Rino Gaetano, o di celebri fumetti, con lo scopo di creare un immaginario trendy, che possa essere accattivante per i/le giovani. Anche in questo molti giornali e opinionisti della cosiddetta sinistra, per il semplice gusto di esser provocatori, spesso fanno il loro gioco, facendo loro pubblicità e mostrandone un'immagine che non sarebbe poi così diversa da chi sta dall'altra parte...ma attenzione... Allora c'è la storia. C'è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall'altra. Noi questo lo sappiamo bene!

Retoriche di questo tipo, e la presunta ed ambigua neutralità da cui muovono, sono assolutamente pericolose e inaccettabili perché aprono la strada a pericolosi revisionismi e creano spazi di agibilità ai vari gruppi neofascisti, portando con sé diverse conseguenze.

Non solo le aggressioni di cui abbiamo avuto esempio nelle ultime settimane, ma anche il fatto che diversi personaggi che si sono fatti le ossa in vari gruppuscoli neofascisti hanno oggi raggiunto cariche istituzionali dall’alto delle quali portano avanti politiche reazionarie.
E’ il caso, fra gli altri, di Augusta Montaruli, ex esponente della lista universitaria FUAN e ora consigliere regionale piemontese, la quale ha recentemente stilato un’agghiacciante proposta di legge per la riforma dei consultori, definendoli come luoghi in cui si compie una scelta obbligata per assenza di alternative.
Tale riforma azzera il diritto all'autodeterminazione di ciascuna donna imponendo la presenza del movimento per la vita all'interno dei consultori ed ostacolando in ogni modo la scelta dell’aborto.

Crediamo sia più che mai necessario rivendicare un antifascismo che non sia mera retorica ma che sia pratica quotidiana e militante, quella stessa che il partigiano torinese Lino, recentemente scomparso, non si stancava di incoraggiare in tutti e tutte noi con la sua testimonianza e con l’appoggio alle iniziative di resistenza che fino all’ultimo giorno ha portato avanti con noi, come esempio per noi!

Consapevoli che sempre c'è la storia...Laboratorio Sguardi Sui Generis

lunedì 9 gennaio 2012

Boicotta Omsa!

Con un fax, la vigilia di Capodanno, il gruppo GoldenLady ha fatto sapere alle 239 lavoratrici dello stabilimento Omsa di Faenza che il 12 marzo 2012, alla fine della cassa integrazione, saranno licenziate.
La vicenda di Faenza risale al 2010 quando arrivò, all’improvviso e senza nessuna comunicazione ai sindacati, l’avviso di chiusura e l’inizio della cassa integrazione. I macchinari furono immediatamente portati via e rimase solo una produzione minima.
La vicenda Omsa è stata immediatamente accompagnata da iniziative di solidarietà, tra cui la campagna di boicottaggio.
Mentre l’etichetta “crisi” diventa spesso il pretesto per chiedere sacrifici da parte dei lavoratori, nei confronti di imprenditori e aziende, in nome di una generica “solidarietà” nazionale, il caso Omsa dimostra come anche laddove la crisi non c’è a prevalere sono sempre gli interessi del profitto.
Ai microfoni di Interferenze, la diretta telefonica con Samuela, una delle lavoratrici della Omsa di Faenza.

http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/Omsa.mp3