Questo è il contributo che come Laboratorio Sguardi Sui Generis distribuiremo durante il corteo del Pride di Torino il 21 Maggio.
“migranti in tutti i sensi, migranti di genere e in genere, verso un corpo più nostro, verso un paese più familiare, verso una terra meno ostile”
Quanto distiamo da una terra meno ostile?
Dove corpo, provenienza, reddito e sessualità non siano motivi di respingimento?
Europa. Europa e aria di crisi. Dove lo stato sociale si adegua alla priorità del mercato. Dove la rivendicazione di identità sessuali non normative è divenuta richiesta di diritti individuali. Dove le maggiori iniziative considerate dalle istituzioni riguardano la violenza omofobica, in linea con la più generale e grande preoccupazione contemporanea: la sicurezza.
Là dove regnano i confini alle libertà e la libertà alla scena economica, dove ognuno è misurato in base alla sua capacità di spesa.
Pink Pound per il gay bianco agiato, ma ognuno può trovar la sua misura, basta scegliere un colore.
Là noi non ci stiamo.
Non siamo una popolazione sotto tutela, un aspetto tecnico su cui legiferare,
siamo vite, esperienze, scelte.
Individui che vogliono autodeterminarsi.
Manifestiamo e lottiamo
con ogni tipo di soggettività.
Autodeterminazione contro ogni normativizzazione di corpi e identità.
Di fronte alla distanza che ci separa dall’esplosione di norme e confini
PRIDE LGBTQI*
Laboratorio Sguardi Sui Generis
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