Dopo i recenti interventi del Laboratorio Sguardi su Generis in alcune scuole superiori torinesi, vi presentiamo, a partire da questa esperienza, alcuni spunti di riflessione.
Come compagne del Laboratorio siamo state contattate negli ultimi mesi da alcun* student* delle scuole superiori della nostra città, che ci hanno chiesto di intervenire durante le ore di autogestione per parlare con loro di sessualità, contraccezione, aborto.
Non è scontato sottolineare come questo tipo di interventi possa essere una scelta politica di notevole rilevanza: all'interno del processo di smantellamento e taglio dei fondi per la scuola pubblica, sono le cosiddette attività "extra-scolastiche" a subire i primi colpi, proprio quelle ore di formazione, come l'educazione sessuale, che forniscono a studentesse e studenti le capacità e gli strumenti per decidere della propria vita sessuale in maniera libera e serena. Oltretutto, i fondamentalisti cattolici ed anti-abortisti, come i membri del Movimento per la vita, non mancano certo di fondi per fare terrorismo psicologico nelle scuole, incontrando pochissime difficoltà e con una contro-informazione quasi assente.
A dimostrazione dell'importanza che rivestono questi spazi informativi, in ogni occasione e in ogni scuola, per quanti differenti tra loro, siamo sempre state accolte con interesse ed attenzione, indice di quanto ci sia una reale richiesta di essere informati su questi temi.
Formare ed informare, quindi, non solo per diffondere pratiche di rispetto di sè e della propria salute nell'ambito sessuale, ma anche per rendere coscienti e consapevoli dei propri diritti: sapere come muoversi se si ha necessità della contraccezione d'emergenza, conoscere i limiti dell'obiezione di coscienza (vedi alcuni casi della cronaca recente http://www.repubblica.it/salute/benessere-donna/contraccezione/2011/04/13/news/il_percorso_a_ostacoli_della_pillola_quella_del_giorno_dopo_non_si_prescrive-14890407/), non trovarsi impreparat* davanti alle azioni di pressione psicologica degli attivisti del Movimento per la vita.
Informare sulle azioni legislative che si vorrebbero far passare sotto silenzio, come la Delibera Ferrero, e che invece dovrebbero essere oggetto di dibattito ed attenzione per come cambiano l'idea stessa dei consultori.
Il bilancio molto positivo dell'esperienza, dei rimandi delle studentesse e degli studenti, ci conferma la centralità di questo tipo di interventi, lasciandoci con il proposito di continuare a creare occasioni di riflessione e di creazione di una cultura che fornisce strumenti di autodeterminazione, nelle scuole come all'università.
Concludiamo ringraziando tutti/e coloro che ci hanno dato una mano affinché il nostro intervento nelle scuole fosse il più possibile efficace e stimolante.
In particolare le studentesse che ci hanno contattato, per la stima e fiducia che hanno riposto in noi, e per averci permesso di intraprendere un percorso per noi arricchente, coinvolgente e anche divertente.
Inoltre ringraziamo le donne che presero parte all'esperienza delle Sommosse Torinesi e che si impegnarono a ideare e scrivere un opuscolo molto valido e completo sulla contraccezione "Sui nostri corpi decidiamo noi", destinato alle scuole superiori torinesi. A distanza di qualche anno, per il nostro lavoro nelle scuole, abbiamo deciso di ristampare quest' opuscolo e ridistribuirlo durante i nostri interventi. E' stato per noi uno strumento indispensabile.
Un contributo importante è arrivato anche dalla Lila (Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids) di Torino, che ci ha fornito un'ingente quantità di preservatiti da distribuire gratuitamente nelle scuole, nonché diverso materiale informativo su HIV, AIDS e malattie sessualmente trasmissibili, e il Femidom (il preservativo femminile), poco conosciuto in Italia ma che abbiamo voluto presentare alle studentesse e agli studenti.
Non da ultimo, ringraziamo anche la bottega Equamente per averci fornito un campione dimostrativo della Mooncup, la "coppetta mestruale", valida alternativa agli assorbenti, che ha riscosso molto interesse tra le ragazze delle scuole a cui l'abbiamo presentata!
Laboratorio Sguardi sui Generis
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