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Il laboratorio Sguardi sui Generis nasce all'Università di Torino nel 2010 con l'intento di costituire uno spazio di discussione e crescita sulle questioni di genere. Un contenitore aperto, dunque, che si pone il duplice obiettivo di approfondire la formazione teorica e di favorire, al contempo, l'affermazione di una soggettività collettiva capace di confrontarsi e intervenire sulle problematiche di genere più attuali.
martedì 29 maggio 2012
mercoledì 23 maggio 2012
‘Donne, debito e capitalismo globale’ - incontro con Silvia Federici
Martedì 29 Maggio - ore 15 a Torino
presso
Biblioteca "Arturo Graf" della Facoltà di Lettere e filosofia
Palazzo del Rettorato, Loggiato
Via Po, 17 / Via Verdi, 8

Nel
confronto perenne con altre attiviste e teoriche femministe, Federici ha
apportato un contributo fondamentale all’analisi e allo sviluppo del concetto
di “riproduzione”, ampliandone il valore semantico e politico attraverso
l'inclusione di una molteplicità di attività umane: la riproduzione dei corpi
grazie al soddisfacimento dei bisogni elementari, la cura nei confronti di
altri individui, la riproduzione delle culture e delle ideologie, la
costruzione di comunità, la riproduzione delle lotte oltre che – nel contesto
del capitalismo – la riproduzione della forza-lavoro, vero e proprio processo
di produzione di valore non corrisposto in termini salariali e tradizionalmente
svolto dalle donne.
Nel
lavoro di Federici, la riproduzione diventa una categoria indispensabile alla
comprensione dello sviluppo capitalistico su scala locale e globale.
martedì 22 maggio 2012
Audio del Workshop "Il Genere al Lavoro"
Con grande piacere condividiamo con voi i materiali audio registrati durante le due giornate di workshop della scorsa settimana.
Prima giornata (lunedì 14/05)
PROCESSI DI RAZZIALIZZAZIONE E GENDERING DEL LAVORO
Introduzione
Anna Curcio
Vincenza Perilli
Seconda giornata (martedì 15/05)
LA RIFORMA MONTI-FORNERO E ANALISI DEL LAVORO IN PROSPETTIVA DI GENERE
Introduzione
Raffaele Sciortino
Lidia Cirillo
Qui la presentazione dell'appuntamento e la bibliografia.
Prima giornata (lunedì 14/05)
PROCESSI DI RAZZIALIZZAZIONE E GENDERING DEL LAVORO
Introduzione
Anna Curcio
Vincenza Perilli
Seconda giornata (martedì 15/05)
LA RIFORMA MONTI-FORNERO E ANALISI DEL LAVORO IN PROSPETTIVA DI GENERE
Introduzione
Raffaele Sciortino
Lidia Cirillo
Qui la presentazione dell'appuntamento e la bibliografia.
lunedì 21 maggio 2012
Gli audio Post Porno - elenco completo
Per completare il materiale sul seminario tenuto il 17 Aprile (Qui la biblio-sitografia) vi proponiamo una selezione degli estratti audio. Buon Ascolto!
Pornografia Mainstream
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/pornografia%20mainstream.ogg
Playboy
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/Playboy.ogg
Pro sex -anti sex 1
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/Pro%20sex%20-%20anti%20sex%201.ogg
Pro sex - anti sex 2
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/Pro%20sex%20-%20anti%20sex%202.ogg
Annie Sprinkle
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/Annie%20Sprinkle.ogg
Caratteristiche Post Porno
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/Caratteri%20post%20porno.ogg
Sadomaso
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/2/sadomaso.ogg
Protesi
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/2/protesi.ogg
Pornoterrorista
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/2/diana%20pornoterrorista.ogg
Anale
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/2/Centralit%C3%A0%20anale.ogg
Alt porn
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/2/Alt%20porn.ogg
Anticapitalismo
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/2/anticapitalismo.ogg
Pornografia Mainstream
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/pornografia%20mainstream.ogg
Playboy
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/Playboy.ogg
Pro sex -anti sex 1
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/Pro%20sex%20-%20anti%20sex%201.ogg
Pro sex - anti sex 2
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/Pro%20sex%20-%20anti%20sex%202.ogg
Annie Sprinkle
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/Annie%20Sprinkle.ogg
Caratteristiche Post Porno
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/Caratteri%20post%20porno.ogg
Sadomaso
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/2/sadomaso.ogg
Protesi
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/2/protesi.ogg
Pornoterrorista
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/2/diana%20pornoterrorista.ogg
Anale
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/2/Centralit%C3%A0%20anale.ogg
Alt porn
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/2/Alt%20porn.ogg
Anticapitalismo
http://dl.dropbox.com/u/44555697/Postporno/2/anticapitalismo.ogg
domenica 13 maggio 2012
CENA BENEFIT SGUARDI SUI GENERIS
Venerdi' 18 fatevi cucinare da noi!!!
Vi aspettiamo! per info e prenotazioni 334/3901198 - 339/3135510
Vi aspettiamo! per info e prenotazioni 334/3901198 - 339/3135510
Movimento per la Vita? Perenne marcia indietro!
Una “Marcia per la vita”. E’ questo il nome che diversi estremisti antiabortisti hanno scelto di dare al corteo che ha sfilato oggi per le vie centrali della capitale e che di fatto si scagliava contro la libertà di scelta di ogni donna di portare avanti o meno una gravidanza definendo la legge 194 - che sancisce tele diritto- uno “sterminio di stato”.
Inquietanti le presenze e le frasi su striscioni e cartelli.

Una manifestazione composta essenzialmente da fascisti nostalgici, integralisti cattolici, omofobi e razzisti, a cui hanno pensato bene di affiancarsi diversi esponenti di vari schieramenti, dal Pdl al Pd, appoggiando di fatto un attacco feroce e frontale alla libertà di scelta di ogni donna.
Numerosi i cartelli con attacchi al diritto all’autodeterminazione delle donne. Vale la pena riportare alcune frasi: “L’aborto è violenza”, “L’aborto non è un diritto. E’ un delitto”, “Ru486 = ammazza madre e figli” , “Eluana voleva vivere”, “La vita nasce dal concepimento” e poi ovviamente non poteva mancare il leitmotiv tanto caro al movimento per la vita e company, ovvero dare delle’”assassine” alla donne che decidono di interrompere la gravidanza.
venerdì 11 maggio 2012
Genere e impresa, appunti di riflessione a cura del laboratorio
Il capitalismo non è un sistema neutrale rispetto al genere e, al contempo, i processi di soggettivazione sono inseparabili dalle condizioni storico-sociali entro cui si dispiegano. Da questa premessa di ordine generale consegue la necessità di non lasciare impensate le relazioni specifiche tra genere e organizzazione della produzione e del lavoro nel capitalismo contemporaneo. Il quadro di riferimento risulta – di necessità – estremamente complesso e le riflessioni che seguono non possono che denunciare preventivamente la loro parzialità. Una parzialità, tuttavia, che ambisce a non essere manchevole e che, al contrario, si fa metodo, ambendo così – come insegna Walter Benjamin – ad un proprio statuto epistemico.
Quale ruolo gioca il genere all'interno del sistema produttivo contemporaneo? Questa – ridotta all'osso – la domanda da cui muovono queste brevi riflessioni. In termini diagnostici, le analisi più convincenti mettono in luce la natura ibrida del processo di accumulazione attuale entro il quale sfumano i confini che tradizionalmente delimitavano i luoghi della produzione. Vita e lavoro tendono a confondersi e, al contempo, una porzione significativa dei mezzi di produzione è incorporata nel lavoro vivo.
mercoledì 9 maggio 2012
Il genere al lavoro
Workshop a cura del Laboratorio Sguardi sui Generis
L’uguaglianza disponibile oggi non è filosofica ma politica: ci piace,
dopo millenni, inserirci a questo titolo nel mondo progettato da altri? Ci pare
gratificante partecipare alla grande sconfitta dell’uomo? C. Lonzi
Il workshop si propone di
indagare la natura biopolitica del lavoro e degli odierni processi di
produzione, cioè il modo in cui, dentro il capitalismo globale, l’inclusione di
donne, migranti e categorie sociali tradizionalmente escluse produce gerarchizzazione
della forza-lavoro e nuovi sfruttamenti. Leggere le trasformazioni in atto (la
riforma del mercato del lavoro, le politiche di austerity) a partire da questa
chiave, significa mettere in luce la ristrutturazione delle relazioni sociali e
produttive che le politiche del debito producono, attraverso i dispositivi del
reddito, del welfare, della cittadinanza. Il terreno del genere, in particolare,
si rivela particolarmente strategico dentro questi processi nella misura in cui
alla sua messa al lavoro dentro contesti produttivi sempre più precari si
affianca l’estrazione di un valore invisibile ma non per questo meno rilevante:
quel lavoro riproduttivo e domestico che, sostituendosi ad un welfare in
estinzione, è chiamato a nutrire la nuova fase di accumulo di risorse e
forza-lavoro.
mercoledì 2 maggio 2012
Le battaglie delle donne argentine per la legalizzazione dell'aborto
Riportiamo l'intervista realizzata ai microfoni di Interferenze con una compagna che da qualche mese si trova in Argentina e che ci ha raccontato delle battaglie per la legalizzazione dell'aborto che da anni si danno su quel territorio.
In Argentina, infatti, all'oggi l'aborto è considerato illegale, e come tale perseguibile penalmente, con la sola eccezione per le donne che subiscono violenza sessuale.
Questo ha ovviamente molte ripercussioni sul piano sociale: le donne delle classi sociali più ricche possono infatti rivolgersi a cliniche private (che, dietro lauto compenso, praticano indisturbate interruzioni di gravidanza) ma la maggior parte delle donne è invece costretta ad affidarsi alla clandestinità.
In Argentina, infatti, all'oggi l'aborto è considerato illegale, e come tale perseguibile penalmente, con la sola eccezione per le donne che subiscono violenza sessuale.
Questo ha ovviamente molte ripercussioni sul piano sociale: le donne delle classi sociali più ricche possono infatti rivolgersi a cliniche private (che, dietro lauto compenso, praticano indisturbate interruzioni di gravidanza) ma la maggior parte delle donne è invece costretta ad affidarsi alla clandestinità.
Un primo maggio di lotta..non è uno slogan!
Ieri abbiamo vissuto una giornata eccezionale qui a Torino.
Il sindaco Fassino invece ha avuto una difficile primo Maggio, a partire da via Po fino al comizio finale in Piazza San Carlo, gli è stato impossibile muovere un passo senza che la sua presenza venisse duramente contestata da tutte quelle componenti che stanno subendo i tagli imposti dalla giunta comunale.
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